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Chasseur avec fusil de chasse

Le leggi sulle armi di caccia

In Francia, il porto d’armi è vietato dal 1939 tranne per l’attività venatoria. Tuttavia, le uniche armi che è possibile detenere in modo privato sono le armi di categoria C (diversi tipi di fucili). Bisogno rilasciare una dichiarazione presso lo Stato per possederne una ma anche durante la rivendita. Per la mancata applicazione di questa legge, il cacciatore rischia una pena di due anni di reclusione e una multa di 30’000 euro. 


In Italia invece, contrariamente ai francesi, i cittadini devono munirsi di una licenza di porto d’armi valida per 5 anni e rinnovabile. La licenza in questione permette di acquistare munizioni e armi ma consente anche il trasporto di quest’ultime su tutto il territorio nazionale. Esistono anche licenze particolari per ogni arma diversa. Viene rilasciata dalla prefettura e costa una quindicina di euro. Invece, la sanzione risulta essere meno pesante in Italia rispetto alla Francia poiché una non dichiarazione di possesso d’arma è punibile con una pena che va dai 3 ai 12 mesi di reclusione e una multa di 361 euro. Senza licenza, c’è il rischio di carcere per un massimo di 18 mesi.

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